Storie di straordinaria guarigione
La visione del mondo di Arkadij Petrov
Negli ultimi anni ho frequentato una decina di corsi tra quelli base, avanzati e masterclass del percorso formativo di Arcadij Petrov, un metodo complesso e articolato, colmo di riferimenti e collegamenti. Ho seguito Natalia Zorotaleva, Roman Gireylo e Rodica Bocsa - una dottoressa che parla bene l’italiano e non ha quindi bisogno di traduzioni -, i suoi ‘Formatori Certificati’. Da poco ho incontrato lo stesso Petrov, un uomo di settant’anni, senza tante pretese, gentile e sorridente, dall’aspetto umile, che emana, però, una intensa Luce Interiore.
Insieme a Grigorij Grabovoj, ha compiuto moltissime guarigioni: esiste un documentato elenco dei casi di guarigione, rigenerazione organi e altri miracoli di questa specie. Non voglio, però, mettere in rilievo questo fatto, perché, al di là di quanto accaduto, che qualcuno sia guarito o abbia rigenerato organi, che qualcun altro sia addirittura resuscitato, mi interessa la ricchezza e l’originalità del metodo di Arcadij Petrov, del ‘Sistema delle Tecnologie Bioinformative’, denominato ‘Albero della Vita’.
Petrov nasce come letterato, forse potremmo definirlo filosofo, oppure anche scienziato, ma da quale cappello magico ha tolto fuori questo ‘Sistema di Conoscenze’?
Quand’era uno scrittore ed editore ancora insoddisfatto della vita, intorno ai 50 anni, finì in ospedale per una grave malattia renale. Mentre lo si sottoponeva a tutte le analisi del caso, Petrov cominciò ad avere delle visioni e a trascrivere quanto visualizzava. Nel periodo del ricovero stesso, mentre le sue visioni aumentavano, il suo rene cominciava a guarire. Si trattò di una guarigione miracolosa, come quelle di Lourdes, come capita a tanti altri, persone capaci di attivare le capacità di guarigione del loro corpo. Petrov, però, non si è limitato a guarire il suo corpo, ma è anche riuscito a comprendere come questo sia avvenuto e lo ha spiegato agli altri elaborando un metodo teorico e pratico. Occorre fissare un concetto fondamentale per Petrov: la Coscienza dell’Uomo - creato da Dio a sua immagine e somiglianza -, crea qualunque cosa, è il Creatore Divino che c'è in noi, che raccoglie direttamente le informazioni dall'Anima. Pertanto, la salute perfetta di ogni organo, ‘la norma della salute e degli eventi’, si trova nell’Anima di ogni Uomo: nell’Anima il Creatore ha riposto la verità di noi stessi rendendoci capaci, quindi, di essere Creatori, mentre nella Perfezione del Mondo e del Cosmo, si può vedere il riflesso di Dio.
Il problema è che l'informazione positiva, quindi normalizzata, equilibrata e sana, non riesce a giungere all’Anima perché la Coscienza è piena di distorsioni della realtà, di programmazioni. Nasciamo, infatti, in una famiglia che vive in un dato ambiente sociale, soggetti, quindi, a programmazioni politiche, economiche, sociali e religiose. Come spiega Rodica Bocsa: «Nella Coscienza nuotano un’infinità di programmi, forme pensiero distorte, da cui non riusciamo a liberarci. Anzi la cosa più difficile e nel contempo più importante da porre in atto, al di là di tutte le tecnologie che Arkadij Petrov propone, è elaborare la propria visione del mondo. Per ripulire la Coscienza da ciò che non gli appartiene, l’uomo dovrebbe cancellare i programmi che gli sono stati imposti».
Ecco perché gli occhi, la Rigenerazione degli Occhi, il ripristino della propria visione del mondo, quella originaria dell'Anima, è davvero un fattore essenziale. Gli occhi sono, infatti, un elemento di confine tra il mondo interno e quello esterno, ed è proprio sugli occhi che si fissa il 70% dell'informazione proveniente dall'esterno. Possiamo ricevere informazioni anche attraverso orecchie, tatto, olfatto, insomma mediante gli altri organi di percezione, ma gli occhi sono quelli attraverso cui avviene il passaggio maggiore di informazioni. Come vedono i nostri occhi?
Se la nostra vista fosse cristallina, libera da ogni distorsione e direttamente connessa con l’Anima, gli occhi potrebbero fornirci la percezione esatta del mondo, la norma e gli ologrammi divini di tutto, corpo e organi compresi. Per poter vedere con trasparenza il presente, davanti agli occhi guardiamo il Futuro e dietro la nuca osserviamo il passato e tutti questi raggi visuali si uniscono per manifestare il presente. La nostra visione del mondo, però, è anche influenzata dai flussi energetici che risalgono dal Chakra della radice, dal coccige, attraverso i canali situati nella colonna vertebrale. Esiste un flusso energetico divino che attraversa la colonna e, man mano che questa energia risale verso l’alto, trascina con sé anche l'energia maschile e femminile degli altri due canali che corrono sulla colonna stessa. Questo significa che una persona sana è in grado di portare dal basso verso l'alto la sua energia, raggiungendo la testa e quindi gli occhi, manifestando una percezione equilibrata del maschile e del femminile.
Gli occhi, del resto, rappresentano un confine, ma non sono l'unico confine attraverso cui passa l'informazione. Come afferma la Dottoressa Bocsa: «Noi siamo avvolti anche da una pellicola energetica che rappresenta il nostro confine personale, dove è presente l'informazione che passa dal nostro spazio interno a quello esterno. E quand'è che si verifica la malattia?
1) Quando l'informazione esterna comprime il confine verso l'interno; 2) quando la nostra informazione personale preme verso lo spazio esterno; 3) quando il confine diventa labile.
Allorché il confine viene danneggiato, comincia a sgretolarsi: accade per effetto dei pensieri non armoniosi e se l'uomo al suo interno non possiede un asse luminoso, perciò è molto importante il collegamento alla parte Divina dentro di sé. Se il confine dell’uomo non è stabile, l'informazione interna non riesce a contrastare quella esterna che lo comprime: già dalla nascita assimiliamo tutte le programmazioni che sono state impresse nel DNA nostro, della nostra famiglia e della società a cui apparteniamo».
Come facciamo a rimuovere l'informazione negativa dal Confine? Petrov indica vari metodi per rimuovere o correggere l'informazione che ha danneggiato il confine degli occhi, per cambiare, quindi, la propria percezione del mondo. Senza entrare nel dettaglio delle sue numerose tecnologie, sappiamo che la Coscienza può manifestare l'informazione negativa presente prima in un occhio, per esempio quello destro, poi nell’altro. Quando su quest’organo si vedono come delle macchie, allora si possono ripulire con un raggio ‘color viola – argento’, come se fosse un pennarello in grado di cancellarle. Anche la teoria sui colori così come la illustra la Bocsa è molto stimolante: «il viola rappresenta il colore del Cosmo, il color Argento simboleggia lo Spirito Santo, il Dorato incarna le conoscenze manifestate del Creatore, il Rosa è il colore dell’Amore Universale, mentre il Bianco, dalla cui Luce può emergere ogni colore dell’Arcobaleno, esprime ciò che è potenziale, infine, il Nero, lo stato denso della Luce non manifestata, rappresenta il colore di Dio».
Cancellare dai propri occhi le informazioni negative non basta, occorre anche ricordare com’era la nostra visione quando da bambini, ancora puri nella nostra capacità di vedere, guardavamo il Cielo Stellato. E bisogna che siamo anche capaci di immaginarci, come fanno gli sciamani quando vogliono realizzare un desiderio, nel futuro con una vista perfetta, cioè con la norma della salute degli occhi.
Gli esercizi di visualizzazione sono davvero poetici, c’è una profondità di pensiero e una creatività infinita nel Sistema elaborato da Petrov, un metodo pratico per raggiungere il Potere della Chiaroveggenza, che migliora l’uso dei propri neuroni: in genere, sono utilizzati in percentuali dell’ordine massimo del 5% e possono raggiungere, invece, con il ‘Pilotaggio della Realtà’ che mette in atto Petrov, valori dell’ordine del 40%.
Petrov ha anche ideato la costruzione di uno ‘Scudo di Sfere color Arcobaleno’ per proteggersi dalle informazioni negative che provengono dall’esterno e una tecnologia per ripulire il sangue - il sistema venoso, arterioso e linfatico -, dalle informazioni negative. Tra le sue tecnologie esistono numerosi esercizi per imparare a maneggiare le Sfere attraverso cui la ‘Coscienza costruisce la Realtà’, per percepire le energie che si sviluppano attraverso queste Sfere e per comprendere come un’idea per materializzarsi debba risalire le Sfere Spirituali dei Pianeti ascendendo verso l’alto secondo la disposizione di queste Sfere nell’‘Albero della Vita’.
Insomma Petrov delinea il percorso che ha fatto l’Anima per incarnarsi in questa dimensione attraverso le Sfere, le cosiddette ‘Sephirot’, scendendo verso la Sfera Spirituale della Terra, ‘Malkut’, e anche il percorso inverso di Ascesa dalla Terra verso le ‘Sephirot’ dei Mondi Superiori (Saturno, Nettuno, Urano). È chiaro che non si può spiegare in poche righe la complessità dell’‘Albero della Vita’ e nemmeno comprenderlo se prima non si riesce di manifestare la propria visione del mondo.
Cosa guarda in genere la gente quando cammina per strada? I palazzi, le automobili, osserva i passanti, come sono vestiti, come camminano e soprattutto è talmente presa dalle sue preoccupazioni, dai suoi pensieri, dai pellegrinaggi della mente, che la sua attenzione non riesce a vedere oltre. Petrov suggerisce di camminare per strada osservando gli Alberi, le Nuvole in Cielo, il Sole che splende, il Cielo violetto del tramonto, il Manto Stellato, i contorni sfumati della Luna… Quando scrive i suoi libri, non ha bisogno di occhiali e non si stanca la vista perché la sua Coscienza percepisce incessantemente tutta la grandezza del Cosmo, guarda all’immensità dell’Universo e ha consapevolezza della propria Immortalità, ma questa è ancora un’altra storia…
Devo dire che da quando ho iniziato a osservare gli alberi per strada, muovermi nel traffico di Roma non è più un peso: le piante mi insegnano ad essere paziente, mi accompagnano lungo il cammino cittadino, poi improvvisamente prendono vita e sventolano elegantemente le loro chiome indicandomi la direzione da seguire. Se anche avessi imparato da Petrov solo questo, sarebbe comunque valsa la pena, perché ogni viaggio mi conduce ora in uno spazio immenso e in un tempo infinito, qualunque sia lo spostamento effettuato… Come afferma Luca Ori nella sua relazione riportata in calce all’articolo, «Petrov non guarisce nessuno, ma insegna alle persone a guarire e cambiare la propria visione del mondo…».
Intervento di Luca Ori, promotore dei corsi L'Albero della Vita di Arcadij Petrov (Associazione Dorini), al Convegno Nazionale Tra Scienza e Coscienza, il senso della Vita - Hotel Tirreno, Pizzolungo (TP), 30 settembre e 1 ottobre 2017.
Negli ultimi anni ho frequentato una decina di corsi tra quelli base, avanzati e masterclass del percorso formativo di Arcadij Petrov, un metodo complesso e articolato, colmo di riferimenti e collegamenti. Ho seguito Natalia Zorotaleva, Roman Gireylo e Rodica Bocsa - una dottoressa che parla bene l’italiano e non ha quindi bisogno di traduzioni -, i suoi ‘Formatori Certificati’. Da poco ho incontrato lo stesso Petrov, un uomo di settant’anni, senza tante pretese, gentile e sorridente, dall’aspetto umile, che emana, però, una intensa Luce Interiore.
Insieme a Grigorij Grabovoj, ha compiuto moltissime guarigioni: esiste un documentato elenco dei casi di guarigione, rigenerazione organi e altri miracoli di questa specie. Non voglio, però, mettere in rilievo questo fatto, perché, al di là di quanto accaduto, che qualcuno sia guarito o abbia rigenerato organi, che qualcun altro sia addirittura resuscitato, mi interessa la ricchezza e l’originalità del metodo di Arcadij Petrov, del ‘Sistema delle Tecnologie Bioinformative’, denominato ‘Albero della Vita’.
Petrov nasce come letterato, forse potremmo definirlo filosofo, oppure anche scienziato, ma da quale cappello magico ha tolto fuori questo ‘Sistema di Conoscenze’?
Quand’era uno scrittore ed editore ancora insoddisfatto della vita, intorno ai 50 anni, finì in ospedale per una grave malattia renale. Mentre lo si sottoponeva a tutte le analisi del caso, Petrov cominciò ad avere delle visioni e a trascrivere quanto visualizzava. Nel periodo del ricovero stesso, mentre le sue visioni aumentavano, il suo rene cominciava a guarire. Si trattò di una guarigione miracolosa, come quelle di Lourdes, come capita a tanti altri, persone capaci di attivare le capacità di guarigione del loro corpo. Petrov, però, non si è limitato a guarire il suo corpo, ma è anche riuscito a comprendere come questo sia avvenuto e lo ha spiegato agli altri elaborando un metodo teorico e pratico. Occorre fissare un concetto fondamentale per Petrov: la Coscienza dell’Uomo - creato da Dio a sua immagine e somiglianza -, crea qualunque cosa, è il Creatore Divino che c'è in noi, che raccoglie direttamente le informazioni dall'Anima. Pertanto, la salute perfetta di ogni organo, ‘la norma della salute e degli eventi’, si trova nell’Anima di ogni Uomo: nell’Anima il Creatore ha riposto la verità di noi stessi rendendoci capaci, quindi, di essere Creatori, mentre nella Perfezione del Mondo e del Cosmo, si può vedere il riflesso di Dio.
Il problema è che l'informazione positiva, quindi normalizzata, equilibrata e sana, non riesce a giungere all’Anima perché la Coscienza è piena di distorsioni della realtà, di programmazioni. Nasciamo, infatti, in una famiglia che vive in un dato ambiente sociale, soggetti, quindi, a programmazioni politiche, economiche, sociali e religiose. Come spiega Rodica Bocsa: «Nella Coscienza nuotano un’infinità di programmi, forme pensiero distorte, da cui non riusciamo a liberarci. Anzi la cosa più difficile e nel contempo più importante da porre in atto, al di là di tutte le tecnologie che Arkadij Petrov propone, è elaborare la propria visione del mondo. Per ripulire la Coscienza da ciò che non gli appartiene, l’uomo dovrebbe cancellare i programmi che gli sono stati imposti».
Ecco perché gli occhi, la Rigenerazione degli Occhi, il ripristino della propria visione del mondo, quella originaria dell'Anima, è davvero un fattore essenziale. Gli occhi sono, infatti, un elemento di confine tra il mondo interno e quello esterno, ed è proprio sugli occhi che si fissa il 70% dell'informazione proveniente dall'esterno. Possiamo ricevere informazioni anche attraverso orecchie, tatto, olfatto, insomma mediante gli altri organi di percezione, ma gli occhi sono quelli attraverso cui avviene il passaggio maggiore di informazioni. Come vedono i nostri occhi?
Se la nostra vista fosse cristallina, libera da ogni distorsione e direttamente connessa con l’Anima, gli occhi potrebbero fornirci la percezione esatta del mondo, la norma e gli ologrammi divini di tutto, corpo e organi compresi. Per poter vedere con trasparenza il presente, davanti agli occhi guardiamo il Futuro e dietro la nuca osserviamo il passato e tutti questi raggi visuali si uniscono per manifestare il presente. La nostra visione del mondo, però, è anche influenzata dai flussi energetici che risalgono dal Chakra della radice, dal coccige, attraverso i canali situati nella colonna vertebrale. Esiste un flusso energetico divino che attraversa la colonna e, man mano che questa energia risale verso l’alto, trascina con sé anche l'energia maschile e femminile degli altri due canali che corrono sulla colonna stessa. Questo significa che una persona sana è in grado di portare dal basso verso l'alto la sua energia, raggiungendo la testa e quindi gli occhi, manifestando una percezione equilibrata del maschile e del femminile.
Gli occhi, del resto, rappresentano un confine, ma non sono l'unico confine attraverso cui passa l'informazione. Come afferma la Dottoressa Bocsa: «Noi siamo avvolti anche da una pellicola energetica che rappresenta il nostro confine personale, dove è presente l'informazione che passa dal nostro spazio interno a quello esterno. E quand'è che si verifica la malattia?
1) Quando l'informazione esterna comprime il confine verso l'interno; 2) quando la nostra informazione personale preme verso lo spazio esterno; 3) quando il confine diventa labile.
1) Quando l'informazione esterna comprime il confine verso l'interno; 2) quando la nostra informazione personale preme verso lo spazio esterno; 3) quando il confine diventa labile.
Allorché il confine viene danneggiato, comincia a sgretolarsi: accade per effetto dei pensieri non armoniosi e se l'uomo al suo interno non possiede un asse luminoso, perciò è molto importante il collegamento alla parte Divina dentro di sé. Se il confine dell’uomo non è stabile, l'informazione interna non riesce a contrastare quella esterna che lo comprime: già dalla nascita assimiliamo tutte le programmazioni che sono state impresse nel DNA nostro, della nostra famiglia e della società a cui apparteniamo».
Come facciamo a rimuovere l'informazione negativa dal Confine? Petrov indica vari metodi per rimuovere o correggere l'informazione che ha danneggiato il confine degli occhi, per cambiare, quindi, la propria percezione del mondo. Senza entrare nel dettaglio delle sue numerose tecnologie, sappiamo che la Coscienza può manifestare l'informazione negativa presente prima in un occhio, per esempio quello destro, poi nell’altro. Quando su quest’organo si vedono come delle macchie, allora si possono ripulire con un raggio ‘color viola – argento’, come se fosse un pennarello in grado di cancellarle. Anche la teoria sui colori così come la illustra la Bocsa è molto stimolante: «il viola rappresenta il colore del Cosmo, il color Argento simboleggia lo Spirito Santo, il Dorato incarna le conoscenze manifestate del Creatore, il Rosa è il colore dell’Amore Universale, mentre il Bianco, dalla cui Luce può emergere ogni colore dell’Arcobaleno, esprime ciò che è potenziale, infine, il Nero, lo stato denso della Luce non manifestata, rappresenta il colore di Dio».
Cancellare dai propri occhi le informazioni negative non basta, occorre anche ricordare com’era la nostra visione quando da bambini, ancora puri nella nostra capacità di vedere, guardavamo il Cielo Stellato. E bisogna che siamo anche capaci di immaginarci, come fanno gli sciamani quando vogliono realizzare un desiderio, nel futuro con una vista perfetta, cioè con la norma della salute degli occhi.
Gli esercizi di visualizzazione sono davvero poetici, c’è una profondità di pensiero e una creatività infinita nel Sistema elaborato da Petrov, un metodo pratico per raggiungere il Potere della Chiaroveggenza, che migliora l’uso dei propri neuroni: in genere, sono utilizzati in percentuali dell’ordine massimo del 5% e possono raggiungere, invece, con il ‘Pilotaggio della Realtà’ che mette in atto Petrov, valori dell’ordine del 40%.
Petrov ha anche ideato la costruzione di uno ‘Scudo di Sfere color Arcobaleno’ per proteggersi dalle informazioni negative che provengono dall’esterno e una tecnologia per ripulire il sangue - il sistema venoso, arterioso e linfatico -, dalle informazioni negative. Tra le sue tecnologie esistono numerosi esercizi per imparare a maneggiare le Sfere attraverso cui la ‘Coscienza costruisce la Realtà’, per percepire le energie che si sviluppano attraverso queste Sfere e per comprendere come un’idea per materializzarsi debba risalire le Sfere Spirituali dei Pianeti ascendendo verso l’alto secondo la disposizione di queste Sfere nell’‘Albero della Vita’.
Insomma Petrov delinea il percorso che ha fatto l’Anima per incarnarsi in questa dimensione attraverso le Sfere, le cosiddette ‘Sephirot’, scendendo verso la Sfera Spirituale della Terra, ‘Malkut’, e anche il percorso inverso di Ascesa dalla Terra verso le ‘Sephirot’ dei Mondi Superiori (Saturno, Nettuno, Urano). È chiaro che non si può spiegare in poche righe la complessità dell’‘Albero della Vita’ e nemmeno comprenderlo se prima non si riesce di manifestare la propria visione del mondo.
Cosa guarda in genere la gente quando cammina per strada? I palazzi, le automobili, osserva i passanti, come sono vestiti, come camminano e soprattutto è talmente presa dalle sue preoccupazioni, dai suoi pensieri, dai pellegrinaggi della mente, che la sua attenzione non riesce a vedere oltre. Petrov suggerisce di camminare per strada osservando gli Alberi, le Nuvole in Cielo, il Sole che splende, il Cielo violetto del tramonto, il Manto Stellato, i contorni sfumati della Luna… Quando scrive i suoi libri, non ha bisogno di occhiali e non si stanca la vista perché la sua Coscienza percepisce incessantemente tutta la grandezza del Cosmo, guarda all’immensità dell’Universo e ha consapevolezza della propria Immortalità, ma questa è ancora un’altra storia…
Devo dire che da quando ho iniziato a osservare gli alberi per strada, muovermi nel traffico di Roma non è più un peso: le piante mi insegnano ad essere paziente, mi accompagnano lungo il cammino cittadino, poi improvvisamente prendono vita e sventolano elegantemente le loro chiome indicandomi la direzione da seguire. Se anche avessi imparato da Petrov solo questo, sarebbe comunque valsa la pena, perché ogni viaggio mi conduce ora in uno spazio immenso e in un tempo infinito, qualunque sia lo spostamento effettuato… Come afferma Luca Ori nella sua relazione riportata in calce all’articolo, «Petrov non guarisce nessuno, ma insegna alle persone a guarire e cambiare la propria visione del mondo…».
Intervento di Luca Ori, promotore dei corsi L'Albero della Vita di Arcadij Petrov (Associazione Dorini), al Convegno Nazionale Tra Scienza e Coscienza, il senso della Vita - Hotel Tirreno, Pizzolungo (TP), 30 settembre e 1 ottobre 2017.
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