https://www.genova24.it/2019/04/giorgio-metta-il-papa-di-icub-e-il-primo-direttore-scientifico-delliit-dopo-lera-cingolani-215582/
Giorgio Metta, il papà di Icub è il primo direttore scientifico dell’Iit dopo l’era Cingolani
Ha battuto la concorrenza di figure come Andrea Ferrari, uno dei massimi esperti mondiali di grafene e dell'esperto di robotica Darwin Caldwell
Più informazioni su
Genova. Sembra ieri, invece sono quasi 15 anni (precisamente dal 2005) che l’Istituto italiano di Tecnologia era diretto da Roberto Cingolani. Il suo mandato scadeva alla fine del 2019 e da qualche mese l’Iit aveva aperto un bando per selezionare, tra i migliori scienziati del mondo, e da una giuria qualificatissima, il suo successore.
Il consiglio dell’Istituto ha deliberato dunque la nomina di Giorgio Metta, quale futuro direttore Scientifico dell’Istituto, per il periodo 2020-2024. La nomina, deliberata all’unanimità avrà decorrenza dal 1 gennaio 2020. Fino a quella data Roberto Cingolani continuerà la sua attività. Metta ha superato candidati di rilievo come Andrea Ferrari, uno dei massimi esperti mondiali di grafene, professore di nanotecnologie a Cambridge; e l’esperto di robotica Darwin Caldwell, direttore di Advanced Robotics all’Iit.
Giorgio Metta, 49 anni, che era già vice direttore scientifico dell’Istituto Italiano di Tecnologia, dirige l’“iCub Facility” dove coordina lo sviluppo del progetto iCub, la piattaforma per lo studio della robotica umanoide più diffusa al mondo. Laureato a Genova, ha lavorato al Mit di Boston e
all’università di Plymouth (UK). Ha gestito per conto di IIT i rapporti con gli enti finanziatori e le relazioni internazionali. È coinvolto in due dei Competence Center nati nell’ambito del Piano del Governo italiano Industria 4.0 (Artes 4.0 e Start 4.0) ed è stato uno dei tre rappresentanti italiani al G7 del 2018 sull’Intelligenza Artificiale per il Ministero dello Sviluppo Economico. Nell’ambito di un’iniziativa portata avanti dallo stesso ministero è stato recentemente nominato membro del panel sull’Intelligenza Artificiale. Giorgio Metta è autore o co-autore di più di 300 pubblicazioni scientifiche (H-index su google scholar: 54) e ha pubblicato nel 2015 il libro “Umani e Umanoidi” per il Mulino insieme a Roberto Cingolani.
all’università di Plymouth (UK). Ha gestito per conto di IIT i rapporti con gli enti finanziatori e le relazioni internazionali. È coinvolto in due dei Competence Center nati nell’ambito del Piano del Governo italiano Industria 4.0 (Artes 4.0 e Start 4.0) ed è stato uno dei tre rappresentanti italiani al G7 del 2018 sull’Intelligenza Artificiale per il Ministero dello Sviluppo Economico. Nell’ambito di un’iniziativa portata avanti dallo stesso ministero è stato recentemente nominato membro del panel sull’Intelligenza Artificiale. Giorgio Metta è autore o co-autore di più di 300 pubblicazioni scientifiche (H-index su google scholar: 54) e ha pubblicato nel 2015 il libro “Umani e Umanoidi” per il Mulino insieme a Roberto Cingolani.
Cingolani, 57 anni, arrivato all’Iit dopo esperienze in America, Giappone e al prestigioso Max Planck di Stoccarda, in Germania, dopo essere stato persino tra i papabili a rivestire il ruolo di commissario straordinario per la ricostruzione del viadotto Polcevera, ruolo poi incarnato da Marco Bucci, lascia in eredità al centro di Morego e alle sue propaggini un ambizioso piano di sviluppo che guarda fino al 2023. Si tratterà di portare avanti e sviluppare ancora maggiormente la ricerca applicata nei campi della robotica, della scienza computazionale, dei nanomateriali e delle scienze per la vita, dai robot companion, che possano affiancare l’uomo a casa e nel lavoro, all’utilizzo del grafene all’intelligenza artificiale l’Iit ha ancora molto da dire. Aspettative altissime sull’istituto.
Nessun commento:
Posta un commento