LegenΔe di Piante. Il Fico
L'appuntamento di Luglio
Il Fico
a cura di Lucia Berrettari
Il Fico simboleggia la sacralità dell’unione del maschile e del femminile: la conoscenza deriva dall’integrazione di questi due aspetti. È per antonomasia simbolo di vita, passione, spiritualità. È indispensabile che questi aspetti coesistano in eguale misura. Il Fico ci aiuta a crescere nel piacere, nel calore e nell’onorare Dio e la sua capacità di proteggere tutti gli Esseri viventi. È un inno profondo alla vita e all’apertura: per questo il gelo e il freddo dell’animo o del clima possono ucciderlo. Il Fico ci guida e ci insegna che piacere e passione sono divini e necessitano d’amore e calore.
a cura di Lucia Berrettari
Il Fico simboleggia la sacralità dell’unione del maschile e del femminile: la conoscenza deriva dall’integrazione di questi due aspetti. È per antonomasia simbolo di vita, passione, spiritualità. È indispensabile che questi aspetti coesistano in eguale misura. Il Fico ci aiuta a crescere nel piacere, nel calore e nell’onorare Dio e la sua capacità di proteggere tutti gli Esseri viventi. È un inno profondo alla vita e all’apertura: per questo il gelo e il freddo dell’animo o del clima possono ucciderlo. Il Fico ci guida e ci insegna che piacere e passione sono divini e necessitano d’amore e calore.
Il Fico (Ficus Carica)
a cura di Lidia Costa
Il Fico è una pianta rustica che si adatta a qualsiasi tipo di terreno: molto resistente alla siccità, vegeta nelle regioni della vite, dell'olivo e degli agrumi. Teme i ristagni idrici e ama i terreni freschi, profondi e ben dotati di sostanza organica. Può raggiungere altezze che oscillano fra i 4 e i 10 metri, e diametri compresi tra i 4 e gli 8 metri. Il Fico comune, caratterizzato da un apparato radicale molto espanso e superficiale, presenta un tronco corto e robusto, con corteccia liscia color grigio cenere, rami deboli, gemme terminali di forma appuntita portanti foglie tri-pentalobate, rugose, verdi sulla pagina superiore e leggermente più chiare in quella inferiore. Appartiene alla famiglia delle Moraceae, genere Ficus, di cui esistono due subspecie: Ficus Carica Sativa (Fico Domestico) eFicus Carica Caprificus (Caprifico o Selvatico). Il Fico Domestico può avere una o due infiorescenze; quelli più propriamente detti fichi o forniti, sono i frutti che maturano sul finire dell'estate e che provengono dalla fioritura primaverile; quelli provenienti dalla fioritura autunnale che maturano sul finire della primavera dell'anno successivo sono definiti fioroni o fichi primaticci. Il Fico risente molto delle avversità climatiche, in particolare delle basse temperature e della grandine che possono distruggere completamente la produzione. Anche se piantato al riparo muore se il termometro scende a dieci gradi sotto lo zero. Rigenera le terre incolte rendendole idonee alla crescita di altre piante. I fichi normalmente vanno raccolti con tutto il peduncolo quando giungono a completa maturazione nelle ore più calde e più asciutte della giornata.
a cura di Lidia Costa
Il Fico è una pianta rustica che si adatta a qualsiasi tipo di terreno: molto resistente alla siccità, vegeta nelle regioni della vite, dell'olivo e degli agrumi. Teme i ristagni idrici e ama i terreni freschi, profondi e ben dotati di sostanza organica. Può raggiungere altezze che oscillano fra i 4 e i 10 metri, e diametri compresi tra i 4 e gli 8 metri. Il Fico comune, caratterizzato da un apparato radicale molto espanso e superficiale, presenta un tronco corto e robusto, con corteccia liscia color grigio cenere, rami deboli, gemme terminali di forma appuntita portanti foglie tri-pentalobate, rugose, verdi sulla pagina superiore e leggermente più chiare in quella inferiore. Appartiene alla famiglia delle Moraceae, genere Ficus, di cui esistono due subspecie: Ficus Carica Sativa (Fico Domestico) eFicus Carica Caprificus (Caprifico o Selvatico). Il Fico Domestico può avere una o due infiorescenze; quelli più propriamente detti fichi o forniti, sono i frutti che maturano sul finire dell'estate e che provengono dalla fioritura primaverile; quelli provenienti dalla fioritura autunnale che maturano sul finire della primavera dell'anno successivo sono definiti fioroni o fichi primaticci. Il Fico risente molto delle avversità climatiche, in particolare delle basse temperature e della grandine che possono distruggere completamente la produzione. Anche se piantato al riparo muore se il termometro scende a dieci gradi sotto lo zero. Rigenera le terre incolte rendendole idonee alla crescita di altre piante. I fichi normalmente vanno raccolti con tutto il peduncolo quando giungono a completa maturazione nelle ore più calde e più asciutte della giornata.
Simbologia e leggenda
Il Fico è presente nei miti e nelle leggende da moltissimo tempo… Insieme all’Olivo e alla Vite, è uno degli alberi più menzionati della Bibbia. In alcune storie del giardino dell’Eden è rappresentato al posto della mela sull’albero della conoscenza. Nell’Antico Testamento, il Fico, insieme con la Vite, è simbolo non soltanto di fertilità, ma anche di vita gioiosa nel regno messianico. È l’albero della Genesi, sotto il quale si misero Adamo ed Eva dopo il peccato originale e le cui foglie servirono come primo indumento. Nell’antico Egitto era simbolo di conoscenza dei misteri. In Asia è simbolo di fertilità maschile, simboleggia la potenza della vita ed è la sede degli spiriti elementari. Nel Nord Africa il primo fico dev’essere mangiato dalla donna più anziana della casa così da assicurarsi prosperità e fortuna. Il fico si usa in tutti i rituali per favorire il rapporto sessuale e per aumentare la fertilità. Nella magia verde le coppie sterili ricorrevano regolarmente alle foglie di Fico. A luna crescente staccavano due foglie da un albero e ne mettevano una sotto il cuscino della moglie e una sotto quello del marito perché si pensava che avessero il potere magico di far arrivare dei figli. Il Fico è sacro per gli induisti e i buddisti in quanto simbolo di conoscenza e verità: infatti il Buddha conquistò l’illuminazione sotto i rami di un Fico. Nell’Islam il Fico è detto “Albero del Paradiso” e nelle tradizioni dell’Oceania “Albero della Vita”. Si narra che la cesta con Romolo e Remo, destinati a morire trascinati dalla corrente del Tevere, si arenò miracolosamente in un’insenatura fangosa, sotto un Fico Selvatico. La pianta sacra fu diligentemente curata dai sacerdoti del dio Marte che provvedevano alla sua sostituzione ogni volta che moriva.
Il Fico è presente nei miti e nelle leggende da moltissimo tempo… Insieme all’Olivo e alla Vite, è uno degli alberi più menzionati della Bibbia. In alcune storie del giardino dell’Eden è rappresentato al posto della mela sull’albero della conoscenza. Nell’Antico Testamento, il Fico, insieme con la Vite, è simbolo non soltanto di fertilità, ma anche di vita gioiosa nel regno messianico. È l’albero della Genesi, sotto il quale si misero Adamo ed Eva dopo il peccato originale e le cui foglie servirono come primo indumento. Nell’antico Egitto era simbolo di conoscenza dei misteri. In Asia è simbolo di fertilità maschile, simboleggia la potenza della vita ed è la sede degli spiriti elementari. Nel Nord Africa il primo fico dev’essere mangiato dalla donna più anziana della casa così da assicurarsi prosperità e fortuna. Il fico si usa in tutti i rituali per favorire il rapporto sessuale e per aumentare la fertilità. Nella magia verde le coppie sterili ricorrevano regolarmente alle foglie di Fico. A luna crescente staccavano due foglie da un albero e ne mettevano una sotto il cuscino della moglie e una sotto quello del marito perché si pensava che avessero il potere magico di far arrivare dei figli. Il Fico è sacro per gli induisti e i buddisti in quanto simbolo di conoscenza e verità: infatti il Buddha conquistò l’illuminazione sotto i rami di un Fico. Nell’Islam il Fico è detto “Albero del Paradiso” e nelle tradizioni dell’Oceania “Albero della Vita”. Si narra che la cesta con Romolo e Remo, destinati a morire trascinati dalla corrente del Tevere, si arenò miracolosamente in un’insenatura fangosa, sotto un Fico Selvatico. La pianta sacra fu diligentemente curata dai sacerdoti del dio Marte che provvedevano alla sua sostituzione ogni volta che moriva.
Proprietà fitoterapiche
Il Fico è stato uno dei primi alberi coltivati dall’uomo. Il frutto, se mangiato, giova al sangue e al pensiero, alla parola e all’amicizia. Il Fico ha un alto valore nutritivo ed è facilmente digeribile. Fin dai tempi antichi i frutti di Fico sono stati usati per il consumo fresco e recentemente il loro valore nutritivo è stato ulteriormente esaltato (le sostanze pectiche prevengono le ostruzioni delle vene, il calcio è utilizzato per la produzione di latte per bambini, ecc.). I fichi si consumano anche essiccati (con altra frutta secca, aromatizzati in vari modi, ricoperti con cioccolato o glassati, ecc.). Anche dai Fichi Selvatici si ricavano fichi caramellati, dolci, insalate di frutta e marmellate, ed è possibile ottenere alcool. La ficina è estratta dalle foglie e usata per scopi farmaceutici. In cucina il frutto di Fico si utilizza al naturale, essiccato, trasformato in succo o sciroppo, come contorno al prosciutto o ai formaggi, tostato e macinato per surrogare il caffè, guarnito con noci e mandorle, ecc. In India la corteccia astringente cura il mal di denti. Un’antica ricetta di erboterapia consiglia di rimanere tutti i giorni, nella luna crescente di primavera, con la testa sotto le foglie del Fico, per ricevere chiarezza nella mente e forza nel corpo. Il gemmoderivato agisce sul sistema neurovegetativo, è utile nelle gastriti e nelle ulcere duodenali, nelle pirosi, nel meteorismo, nelle coliti. È considerato uno dei migliori rimedi di Gemmoterapia clinica.
Il Fico è stato uno dei primi alberi coltivati dall’uomo. Il frutto, se mangiato, giova al sangue e al pensiero, alla parola e all’amicizia. Il Fico ha un alto valore nutritivo ed è facilmente digeribile. Fin dai tempi antichi i frutti di Fico sono stati usati per il consumo fresco e recentemente il loro valore nutritivo è stato ulteriormente esaltato (le sostanze pectiche prevengono le ostruzioni delle vene, il calcio è utilizzato per la produzione di latte per bambini, ecc.). I fichi si consumano anche essiccati (con altra frutta secca, aromatizzati in vari modi, ricoperti con cioccolato o glassati, ecc.). Anche dai Fichi Selvatici si ricavano fichi caramellati, dolci, insalate di frutta e marmellate, ed è possibile ottenere alcool. La ficina è estratta dalle foglie e usata per scopi farmaceutici. In cucina il frutto di Fico si utilizza al naturale, essiccato, trasformato in succo o sciroppo, come contorno al prosciutto o ai formaggi, tostato e macinato per surrogare il caffè, guarnito con noci e mandorle, ecc. In India la corteccia astringente cura il mal di denti. Un’antica ricetta di erboterapia consiglia di rimanere tutti i giorni, nella luna crescente di primavera, con la testa sotto le foglie del Fico, per ricevere chiarezza nella mente e forza nel corpo. Il gemmoderivato agisce sul sistema neurovegetativo, è utile nelle gastriti e nelle ulcere duodenali, nelle pirosi, nel meteorismo, nelle coliti. È considerato uno dei migliori rimedi di Gemmoterapia clinica.
I Rimedi di Lidia
Sogno di Fico
Rimedio efficace contro l’insonnia con turbe vegetative:
MG Ficus Carica
MG Tilia Tomentosa
Sogno di Fico
Rimedio efficace contro l’insonnia con turbe vegetative:
MG Ficus Carica
MG Tilia Tomentosa
Ficotica
Rimedio efficace contro sciatica e sciatalgie:
MG Ficus Carica
MG Acer Campestre
Rimedio efficace contro sciatica e sciatalgie:
MG Ficus Carica
MG Acer Campestre
Dolofico
Rimedio efficace contro colite e meteorismo:
MG Ficus Carica MG Vaccinum Vitis Idaea
Rimedio efficace contro colite e meteorismo:
MG Ficus Carica MG Vaccinum Vitis Idaea
Leggi anche: http://wsimag.com/it/cultura/9977-legende-di-piante-il-fico-selvatico-il-fico-domestico-e-la-vespetta
Il prossimo appuntamento è per l'1 Agosto con la Quercia.
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