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Roma, Roma, Italy
Scrittrice di romanzi, racconti, fiabe, favole e storie per l'infanzia. Autrice del romanzo "Donne allo specchio" Mef Firenze, della raccolta di Fiabe "Storie di Magia" Happy Art Edizioni Milano, del volume LegenΔe di Piante - Nostra Protezione ed equilibrio in terra (una raccolta di 12 leggende sulle piante ambientate nei dodici mesi dell’anno) pubblicato a puntate nel 2014 su Wall Street International Magazine.Nel giugno 2017 ha pubblicato per la Collana I Cortili della Casa Editrice dei Merangoli, il Saggio Ingegneria Elevato n - Ingegneria del Futuro o Futuro dell’Ingegneria?, scritto a quattro mani con suo fratello Maurizio Boi, con 150 Immagini Colore/BN del fotografo Sergio Pessolano.

domenica 5 ottobre 2014

LegenΔe di Piante. Il Noce

LegenΔe di Piante. Il Noce

L'appuntamento di Ottobre

Noce fresca
Il Noce
a cura di Lucia Berrettari
Il Noce è la pianta della conoscenza e della rinascita, colei che manifesta il potere della nostra mente. Una pianta che ci aiuta a rigenerare da dentro la nostra visione e la nostra capacità di comprendere. Il Noce rappresenta l’esaltazione dell’energia maschile: rende gli uomini e le donne, leggeri, leggiadri e passionali. Li libera dalla paura d’amarsi e vivere consapevolmente la passione, la vita e la magia. Il Noce, attraverso il suo frutto, ci indica il segreto racchiuso nel potenziale della nostra mente.
Il Noce Bianco (Juglans Regia)
a cura di Lidia Costa
Il Noce Bianco è originario delle pendici dell'Himalaya ed è stato introdotto in Europa in tempi antichissimi per i suoi frutti. La noce, infatti, fu utilizzata come alimento già 9000 anni fa. Il Noce è un albero molto vigoroso che può raggiungere i 30 metri d’altezza. Il suo tronco è solido, alto, diritto e ha un portamento maestoso. Le radici sono robuste, espanse e molto superficiali. Le foglie sono caduche, lisce, composte e alterne (formate da 5-7-9 e, più raramente, 11 foglioline). Nella stessa pianta sono presenti fiori maschili e femminili insieme, spuntano prima i fiori maschili, nei rami di un anno di età, mentre quelli femminili crescono all'apice dei nuovi germogli. Il frutto è una drupa, la cui parte commestibile si trova all'interno di un guscio legnoso, la noce vera e propria, costituita da due valve che racchiudono il gheriglio, il quale è ricoperto da un mallo carnoso e fibroso di color verde che, quando il frutto è maturo, annerisce e si stacca. Il Noce resiste bene al freddo anche se predilige climi miti e non troppo umidi, terreni profondi, freschi e ben drenati. I ristagni d'acqua possono favorire l'insorgere di marciumi alle radici e un generale indebolimento della pianta. Il suo ambiente ideale è la collina ma è molto diffuso anche in pianura, dove le piante sono destinate alla produzione di pregiato legno. L'acqua in tarda primavera è fondamentale anche perché è il momento dell'induzione fiorale (i futuri fiori dell'anno successivo). Siccità o gelate tardive in questo momento comprometterebbero il raccolto dell'anno successivo. Gli alberi coltivati sono innestati e cominciano a produrre al quinto-sesto anno. Sono in piena produzione dai 25 ai 70 anni.

Simbologia e leggenda

Il Noce è sia simbolo di vita che di rigenerazione: i frutti erano chiamati “Ghiande di Giove” per il loro alto potere nutrizionale. Secondo una leggenda i sopravvissuti al diluvio universale sono stati salvati da un guscio di noce. Nello stesso tempo, nelle civiltà passate, era il luogo dell’occulto, la pianta sotto cui si tenevano riti diabolici: nella notte di S. Giovanni, le streghe provenivano da ogni luogo volando in cielo come stormi per radunarsi sotto il Grande Noce e partecipare al Gran Sabba. Ancora oggi si dice: “Le streghe vogliono noci”. Secondo la leggenda di Benevento il Sabba delle Streghe si teneva sulla riva del fiume Sabato, sotto un Noce, alto, sempreverde e dalle qualità nocive. Sono svariate le ipotesi sull'ubicazione della Ripa delle Janare. La leggenda non esclude che potessero essere più di uno. Alcuni individuano il Noce in una gola detta Stretto di Barba, sulla strada per Avellino, accanto a un boschetto fiancheggiato da una chiesa abbandonata, altri in un'altra località di nome Piano delle Cappelle. Albero fallico per eccellenza per via della forma sferica del frutto che rammenta quella dei testicoli, il Noce suscitava impulsi arcani, favoriti anche dall’aurea maligna della pianta, che rievoca appunto il male.
Usi magici: la cenere dei gusci di noce protegge dai nemici, per i Celti il noce simboleggia forza e stabilità, potete usarlo per i rituali che servono per ristabilirsi dopo una malattia. Il famoso liquore Nocino si preparava tradizionalmente con noci che dovevano essere raccolte la notte o il giorno di San Giovanni Battista nel solstizio d’estate (21 giugno). Probabilmente proprio il potere del Santo del Battesimo avrebbe purificato i frutti per il consumo.

Proprietà fitoterapiche

In passato il Noce era molto utilizzato nel trattamento degli eczemi cronici e dell'artrite urica. Oggi, l’infuso, il decotto o la tisana delle sue foglie sono utili nelle malattie del ricambio (diabete, gotta e obesità); la pianta favorisce la diuresi, stimola la funzione epatica e cura le affezioni reumatiche e il rachitismo. Si usa nelle infiammazioni delle vie genitali femminili; gli impacchi del decotto delle foglie sono efficaci contro la congiuntivite e le dermatosi. L'olio di mallo di noce esercita una funzione protettiva contro i raggi solari, grazie alla presenza dello juglone. Il Noce ha trovato posto anche in medicina veterinaria, nel rachitismo dei cani, il decotto ha proprietà vermifughe nei cavalli e nei montoni. Il cataplasma di foglie fresche frantumate e applicate sulle mammelle degli animali ne arresta la secrezione lattea. L'infuso di foglie si usa contro i tafani. Strofinandosi le mani e il viso con foglie di noce si evitano le punture di api e insetti. Il gemmoderivato si ottiene dalla macerazione di gemme fresche di Juglas Regia, raccolte alla ripresa vegetativa. Possiede particolare trofismo per cute, mucose, intestino ed è un efficace antibatterico e cicatrizzante. Con il fiore del Noce si ottiene un rimedio floreale che favorisce i cambiamenti (nascita, casa, divorzio, amicizie interrotte, ecc.). E Bach notò che la pianta cresce in luoghi insoliti: in prossimità d’incroci, tra strade o vialetti. È l’albero che divide i sentieri sia materiali, che emozionali. La stessa divisione si ripropone nel seme con la predominanza di strutture gemellari: i frutti sono solitamente riprodotti due a due o in aggregazioni di quattro.
I Rimedi di Lidia:
Soffio di Noce
Rimedio efficace come rilassante addominale:
- MG Juglas Regia
- MG Vaccinum Vitis Idaea
Nube Nocina
Rimedio efficace come depuratore della pelle:
- MG Juglas Regia
- MG Cedrus Libani
Nocerpe
Rimedio efficace contro l’Herpes Zoaster:
- MG Juglas Regia
- MG Acer Campestre
- MG Rosa Canina
Per maggiori informazioni:
Lidia Costa, www.ilquarzorosa.org/operatori/lidia-costa/
Lucia Berrettari, www.luciaberrettari.it
Leggi anche:
Le Gemelle del Noce
Il prossimo appuntamento è per il 5 Novembre.
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