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S. Desiderato - Toro
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7 maggio 2013
Aco Bocina, virtuoso di chitarra e mandolino di fama mondiale, sarà in concerto a Roma il 18 maggio prossimo alle ore 21,00 presso il Teatro San Raffaele (Via Ventimiglia, 6 – zona Trullo) con uno spettacolo la cui musica volteggia "Dai Balcani all'Andalusia, dall'Oriente alla Grecia. Una crociera musicale sulle rive del Mediterraneo, seguendo antiche vie tracciate dai gitani".
Sarà accompagnato dalle danzatrici Aysha e Le Figlie di RA e il ricavato dello spettacolo sarà devoluto in beneficenza per il Centro Aiuti Etiopia.
Si tratta di un artista che propone un programma musicale gradito a livello internazionale, inventore del genere Mediterranean World Music.
A dire il vero, non si può parlare di un vero e proprio programma nel senso che, come Aco stesso sostiene: "Io non faccio una scaletta, sento cosa vuole la gente e interagisco con l'energia del palco, il cuore dello spettatore che batte, preferisco improvvisare...".
Questo non significa che la sua musica non sia strutturata, anzi, partendo da una base di musica classica, Aco Bocina ha allargato i suoi orizzonti integrando le istanze musicali delle varie etnie con cui è entrato in contatto a partire dalla giovinezza nell'ex-Jugoslavia fino all'ultimo dei suoi viaggi.
Croato di nascita, quindi, ma milanese d'adozione esprime una grande passione per il Belpaese: "L'Italia è un Paese che mi affascina, sia per le bellezze naturali, sia per il patrimonio culturale e artistico, sia per il buon cibo. È la mia seconda patria...".
Aco è un ulisside legato alle sue due patrie, ma nel contempo con il cuore pronto a salpare per tutti i viaggi possibili: "... non mi fermerò mai. Prevedo una tournée in Nord Europa a partire dalla Scandinavia e poi Svezia, Danimarca, Norvegia e ancora Germania, Olanda, Inghilterra per giungere agli Stati Uniti e in tutto il mondo. Mi piace la dimensione internazionale, allargarmi senza frontiere...".
La chitarra è il suo primo amore, infatti i suoi spettacoli iniziano sempre con questo strumento, poi sale in cattedra il mandolino, il grande amore della sua vita, scoperto solo quando aveva 17 anni ma che lo ha condotto a essere considerato oggi il più grande mandolino del mondo: "Ho vinto il Primo Premio al ‘Walnut Valley Mandolin Championship', durante il ‘Walnut Valley Festival' che si svolge annualmente in Kansas (USA)".
La musica di Aco invade tutti i nostri sensi, ci scuote interiormente, ci costringe ad alzarci in piedi e danzare, con una spinta che giunge direttamente dal suo spirito di "figlio del vento".
E nessuno penserebbe mai che il suono appassionato che si sprigiona dalle corde accarezzate dalle sue dita e dal suo cuore incandescente sia stato favorito fin dalla fanciullezza proprio da sua madre, a cui molti brani sono dedicati.
Quando si sente suonare Aco si pensa subito alla chitarra di Paco De Lucia, oppure viene in mente la musica dei Gipsy Kings, ma si può anche esplorare tutto quel patrimonio di immagini gitane racchiuso nei film di Emir Kusturica come Il tempo dei gitani, Underground, ancora più evidente quando lui si cimenta con le Fanfare Ciocarlia di Bucarest.
Quando Aco fa un concerto, il palcoscenico si accende di magia, il suono si spande fino all'anima dello spettatore come il tocco di una bacchetta magica e il mandolino si trasforma in una gentile fatina che affascina ogni cuore rendendo più piacevole ogni attimo di vita.
E il finale della fiaba lo potrete conoscere solo se avrete insieme ad Aco fatto quel magnifico viaggio.
Patrizia Boi
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