Pechino, 3 settembre 2025. Subito dopo la ricezione per l’80° anniversario della fine della Seconda guerra mondiale, Vladimir Putin e Kim Jong-un si sono spostati (a bordo della berlina presidenziale russa) alla residenza di Stato Diaoyutai, dove hanno tenuto un colloquio bilaterale a porte chiuse. L’incontro è avvenuto a margine della parata militare in piazza Tian’anmen e della serie di summit che hanno portato a Pechino decine di capi di Stato.
Contenuti politici del colloquio
Secondo il resoconto ufficiale russo e le agenzie internazionali, il clima è stato di “alleanza e fiducia”. Putin ha ringraziato Kim per il sostegno di Pyongyang a Mosca e ha elogiato la “valentia” di unità speciali nordcoreane che, avrebbero preso parte alla difesa/“liberazione” della regione russa di Kursk “in conformità con il nuovo trattato” bilaterale.
Kim ha ricambiato parlando di “dovere
fraterno” verso la Russia e della volontà di espandere la cooperazione
economica “in tutti i settori”, alla luce del Trattato di Partenariato
Strategico Comprensivo firmato a Pyongyang nel giugno 2024,
documento che ha elevato i rapporti a un livello di cooperazione
politico-militare e industriale senza precedenti nell’era post-sovietica.
Invito in Russia e prospettive
Nel corso dell’incontro, Putin ha invitato Kim a recarsi in visita in Russia. L’invito, riferiscono le agenzie, è stato accolto favorevolmente da Pyongyang e s’inserisce in un calendario di scambi sempre più fitto tra i due Paesi. Sul tavolo: energia, infrastrutture, cooperazione spaziale e militare, oltre ai meccanismi per aggirare le fragilità dei pagamenti internazionali.
Il contesto cinese
Che il bilaterale sia avvenuto a Pechino non è un dettaglio: la giornata ha visto Xi Jinping al centro di una poderosa proiezione di potenza (parata e ricezione al Grande Palazzo del Popolo), con Putin e Kim ospiti d’onore. La cornice sottolinea la triangolazione sempre più evidente tra Cina, Russia e Corea del Nord su sicurezza regionale, filiere strategiche e narrativa storica della “vittoria sull’imperialismo”.
Punti da tenere d’occhio:
- eventuale annuncio di date/luoghi per la
visita di Kim in Russia;
- seguiti concreti del trattato del 2024 (commesse
industriali, logistica, scambi energetici);
- reazioni di Seul, Tokyo e Washington su
possibili trasferimenti di tecnologie e materiali sensibili.
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