Luca Martella e il Teatro Canzone di Gaber
di Patrizia Boi
Lucidi pensieri, canzoni e parole, intensa ironia, musica ed emozioni…
Prosegue il successo dello spettacolo dell’Attore e Regista Luca Martella e il suo quintetto The GG Brothers Band in scena con i due Atti Teatrali:
Sulle orme del Signor G
Il Teatro-Canzone
10 anni dopo – e pensare che c’era il pensiero
Martella porta in scena il suo nuovo spettacolo dal vivo dedicato alla memoria del "Signor G", pensato per celebrare il decennale della scomparsa di Giorgio Gaberscik, in arte Gaber, avvenuta il 1° gennaio del 2003 nella sua casa di Montemagno, in provincia di Lucca.
La tournée prenderà l’avvio da Frascati il 9 e 10 febbraio 2013 nella straordinaria cornice dell’Auditorium delle Scuderie Aldobrandini, poi proseguirà per tutta la penisola.
Il Programma dello spettacolo è intensissimo e spazia tra i monologhi e le canzoni che noi tutti abbiamo più amato, da “Lo shampoo” a “Destra-Sinistra”, da "Qualcuno era comunista" a "La Libertà" solo per fare alcuni esempi del repertorio scelto dall’attenta Regia dello stesso Martella.
L’Attore stesso ci spiega le motivazioni che lo hanno indotto a occuparsi proprio del Signor G:”Gaber è stato sempre un punto di riferimento per me, già dai tempi dell’Accademia…e poi se guardate bene il mio profilo…c’è una certa somiglianza”.
In realtà Luca Martella riconosce nel percorso Gaberiano la sua storia stessa, con tutte i successi, con tutte le delusioni, con tutte le scelte via via fatte, con tutte le strade percorse e con tutte quelle abbandonate… Ma soprattutto Martella si appassiona al personaggio del Signor G, a quell’”uomo senza qualità” in grado di dipingere con pennellate sottili lo spirito della sua epoca, della nostra epoca e ne indossa così perfettamente l’abito mentale che nella scena avviene uno sdoppiamento…
In questa dicotomia lacerante ma nel contempo corroborante, l’attore/regista rivolge il messaggio gaberiano a un pubblico di ogni età; è però evidente il trasporto verso le menti più giovani quali preziosi serbatoi da cui attingere per rivitalizzare il Sogno e le ali del“gabbiano senza più neanche l'intenzione del volo perché ormai il sogno si è rattrappito”.
Una passione viscerale per il jazz unisce Martella a Gaber, tanto che nel suo quintetto annovera musicisti d’eccezione come il maestro Fabio di Cocco alle tastiere, Max de Lucia alla batteria, Andrea Colella al basso, Matteo Martella al sax, Giancarlo Martella alla chitarra.
È da notare come, interpretando il profetico spirito gaberiano, Luca Martella regista abbia voluto unire sul palcoscenico tre generazioni: la sua in quanto voce del poeta vate, quella di suo padre Giancarlo che plasma il suono alla chitarra e quella di suo figlio Matteo che dona il suo fiato al sax, una sorta di triade divina per concedere speranza al Futuro.
Secondo il regista lo spirito di gruppo che pervade i componenti della Band è un ingrediente fondamentale per il successo dello spettacolo, un catalizzatore di energia per le emozioni degli spettatori. Inoltre, in una società che naviga allo sbaraglio per la perdita dei valori fondamentali della vita, l’affermazione dello stesso Martella: “Ho cercato di coinvolgere la mia famiglia per dare allo spettacolo non solo un senso compiuto, ma anche per celebrare il mio percorso di vita con accanto una famiglia meravigliosa”, denota la volontà costruttiva di riflettere anche sui valori perduti.
È evidente che questa ricerca di connessione tra palcoscenico e vita reale, tra palcoscenico e platea, appartenga all’animo di Martella, come è ovvia la sua inclinazione verso le generazioni future anche per l’abitudine acquisita negli anni di trasmettere l’arte della recitazione e il pensiero gaberiano ai più giovani nei laboratori teatrali da lui stesso tenuti o nelle performance per le scuole dove spesso viene invitato.
È vero che Luca Martella è attore professionista impegnato fin da subito sia in teatro, sia al cinema, sia in televisione, ma la sua verve teatrale, a partire dalle eccellenti interpretazioni di Lorca, Beckett, Pirandello, diventa emozionante e addirittura catartica nelle sue rappresentazioni del Signor G.
Non dimentichiamoci però che il suo impegno in televisione e al cinema lo mette continuamente in contatto con artisti di spessore con i quali spesso collabora ecletticamente per altri progetti. Le Scenografie di questo spettacolo, infatti, sono state progettate da professionisti come Eva Desideri e Osvaldo Desideri, premio Oscar per “L’ultimo Imperatore” di Bernardo Bertolucci.
Chissà cosa penserebbe di tutto questo il vero Signor G!
Il 25 gennaio 2013 Gaber avrebbe compiuto 74 anni e tutti ci domandiamo come avrebbe reagito alla disastrosa situazione politica ed economica italiana, che cosa si sarebbe inventato, quali angosce lo avrebbero pervaso, quali malanni lo avrebbero sconvolto… siamo certi che lui ci guarda da lassù e ci suggerisce di stare semplicemente attenti a quello che ha già detto, perché del Gaber-pensiero si può sempre dare una rilettura alla luce dei nuovi tempi, si può osservare il suo sguardo profetico che forse aveva già pasolinianamente previsto tutto, si può porre maggiore attenzione su una parola, su un sorriso o semplicemente su un gesto perché un vero intellettuale emerge dal mondo scontato e banale per traguardare molto oltre e senza dubbio più dentro, il più delle volte diventando scomodo e temibile ma prendendosi tutta la responsabilità delle sue parole. E per le menti che vogliono risvegliarsi è utile “poter contare su una voce così libera e vera. E che ci riporta alla realtà”.
“Sulle orme del Signor G”,10 anni dopo…e pensare che c’era il pensiero
Sabato 9 febbraio 2013 ore 20.30
Domenica 10 febbraio 2013 ore 17.30
Ingresso 10,00 €. Prevendita 1,00 €
NB Parte dei ricavi saranno devoluti in beneficenza
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